The Italian Horn Website
(email 21 Feb 2003 07:30 GMT to "The Horn List" <horn@music.memphis.edu>)
Mi dispiace molto, mi sono dimenticato di ricordare a tutti il duecentesimo anniversario della morte di Punto,
avvenuta a Praga il 16 Febbraio 1803.
Era l'esponente più famoso del mondo del corno, viaggiava sulla sua carrozza personale tirata da quattro cavalli, come un nobile. Persino Beethoven scrisse per lui la Sonata Op.17 (è più una Sonata per pianoforte con corno obbligato; una volta Wolfgang Sawallisch, che mi accompagnava al piano in un recital, mi disse che la Sonata non è veramente di Beethoven ma piuttosto di Punto stesso, che Beethoven aveva scritto la parte del pinoforte partendo da idee di Punto; ciò non diminuisce l'importanza del pezzo per il mondo musicale). Punto non fu importante solo come strumentista, ma anche come simbolo di rivoluzione sociale, simbolo di lebertà per musicisti, artisti e altri. Ci ha lasciato molte composizioni. I concerti per corno furono scritti certamente in funzione del suo virtuosismo, per permettergli di mettere in mostra la sua abilità, ma contengono nei movimenti lenti delle gemme ispirate al folclore Boemo. I suoi duetti (non tanto facili) sono gradevoli, così come i trii per tre corni, piuttosto impegnativi. I cultori del corno naturale li dovrebbero suonare più spesso. C'è anche una piccola Sonata per corno e fagotto (o violoncello). La sua pietra tombale, a Praga, è scomparsa, anche se il cimitero è rimasto lo stesso. Ricordo, anni fa, alcuni incontri alla Società Ceca Punto (con il Dr.Milan Vach, Tomas Cechal e Vladimira Klanska); ci si ritrovava in un vicino ristorante, rimasto immutato dai tempi di Punto, si beveva un birra o due alla memoria del Maestro, poi si passava accanto alla casa dove era morto. Ma questo è stato diversi anni fa. Così, il duecentesimo anniversario ricorreva domenica scorsa, 16 Febbraio. (Traduzione di D.Canarutto) |
I am very sorry, that I forgot to remember you all, that we just passed the
200th anniversary of Punto's death on February 16th, 1803 in Prague.
He was the most famous exponent of horn playing, travelling by his own coach with four horses like a count. Even Beethoven wrote his Sonata op.17 for him (it is more a piano sonata with obligato horn. Wolfgang Sawallisch once said to me, when he was my accompanist for a recital, that the Sonata were not a Beethovenian composition but rather by Stich, but Beethoven had done the piano part after ideas from Stich. It does not reduce the importance of the piece for the musical world). Stich was not only important as a player, but also as a symbol of social revolution, a symbol of freedom for the musicians, artist & others. Stich left a lot of compositions behind. His horn concertos, surely written to fit the virtuoso & to show his abilities, contain gems in the slow movements, the Bohemian folklore. His duets, not so easy at all, entertain as well as his trios for three horns, but are somewhat challenging. They should be played more often by natural horn players. And there is also a little sonata for horn & bassoon/violoncello. His tombstone in Prague has disappeared even when the cemetery had not been changed. I remember meetings with the Czech Punto Society (late Dr.Milan Vach, Tomas Cechal & Vladimira Klanska) years ago, when we met in a nearby restaurant, unchanged since Punto's days, drinking a beer or two, drinking it to the memory of the master, then passing the nearby house, where he died. But this was years ago. So this anniversary was last Sunday, February 16th. |