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Il Concerto della Banda dei Carabinieri del 18/12/02

di Emiliano Kastriotë Skënderbej Corlito Giordano



Il giorno 18 dicembre ho avuto il privilegio di assistere alla VIa edizione del Concerto di Natale della Banda Musicale dell'Arma dei Carabinieri, diretta dal giovane, ma preparatissimo, Maestro Magg.Massimo Martinelli. Il concerto si è tenuto presso l'Auditorium Pium in Via della Conciliazione, a Roma, ed è stato presentato da Rosanna Vaudetti.
Il programma comprendeva, oltre alle marce di ordinanza e all'Inno di Mameli, un carnier di pezzi classici e moderni che confermano l'ormai nota professionalità dell'organico ed il virtuosismo dei suoi solisti. Il Maestro Martinelli prosegue la tradizione bandistica italiana, che consiste nella riproposizione di musiche per orchestra, trascritte ed adattate per un organico di soli fiati. Non disdegnando però l'introduzione di pezzi moderni (in questo concerto abbiamo ascoltato "Happy Christmas" di J.Lennon, e "Bianco Natale" di I.Irving) e di musiche originali per banda, come già accade nelle bande d'oltralpe, professionali e non.
L'organico della Banda comprende attualmente 6 corni, tra i quali cito il Mo Simone Graziani (Io corno non di ruolo) e il Mo Iacomini Daniele (IIIo corno non di ruolo). Ambedue hanno partecipato al Master per ottoni che il Maestro Luca Benucci ha recentemente tenuto a Campagnano. Il MoIacomini mi ha confermato che effettivamente è "inusuale" la presenza di 6 corni in organico, ma sono necessari per esigenze di sostituzione in caso di assenze. Durante i concerti vengono perciò raddoppiati il IIo e IIIo corno. E' comunque stato un idillio ascoltarli tutti e 6 ne "L'Uragano" da i "Puritani" di Bellini, nelle "Danze Polovesiane" di Borodin e in "Una Notte sul Monte Calvo" Moussorsgskij. Impetuosi e terribili, spensierati e romantici come sempre, i cornisti della sezione hanno interpretato anche "La Befana" di Respighi. Il Mo Graziani si è distinto in un magistrale assolo introduttivo della "Pavane puor une Infante Defunte" di Ravel, dove ha espresso un lirismo mirabile ed un timbro maturo. Ho chiesto al Mo Graziani se in banda il corno conserva gli stessi ruoli che in orchestra. Mi ha confermato che il nostro strumento mantiene le stesse prerogative anche nelle trascrizioni per banda. Poche sono le modifiche alle parti, che consistono per lo più in aggiunte per finalità di accompagnamanento. L'unica discrepanza è che, per esigenze di comodità di esecuzione, le partiture vengono spesso trasportate da un semitono a un tono sopra o sotto. Ho constatato che effettivamente potrebbe essere arduo suonare un pezzo come "La Gazza Ladra" di Rossini nella tonalità originale, per un organico di strumenti quasi tutti tagliati in Sib e Mib (senza considerare i Clarinetti Piccoli in Lab!). Fortunatamente, il carattere dei pezzi interpretati non ne soffre irrimediabilmente.
Ma, oltre la sezione dei corni, e la bravura dell'organico, il fiore all'occhiello di questo concerto è stato la presenza del MoSteven Mead, uno tra i più grandi e famosi suonatori di Euphonium dell'attuale scena mondiale. Il MoGiancarlo Cesaroni (Io Euphonium di ruolo) ha espresso tutta la sua ammirazione verso questo artista, che ha tenuto un Master alla sezione di Eufoni della Banda nei giorni precedenti il concerto, rivelandosi fonte inesauribile di consigli, di insegnamenti e stimoli. Gli stessi Mo Aldo Tamantini (Clarinetto Basso) e MoFrancesco Belluti (Tromba) sono rimasti estasiati dal carisma, la tecnica, e l'arte espressa da Steven Mead.
Sono stati da lui interpretati due dei tredici pezzi del programma. "Dulcamarata", fantasia su temi di Donizetti scritta da K.H.Koper, ha visto un magistrale Steven Mead interpretare la voce solista di varie arie d'opera, dando sfoggio di un timbro inequiparabile, di un vibrato mai eccessivo, gradevole ed equilibrato, di una espressività esaltante e commovente. La sua seconda interpretazione è stata un concerto per Eufonio e banda, scritta appositamente per lui dal giovane compositore P.Sparke. Come di rito, prima delle marce d'ordinanza di chiusura, l'ospite è stato premiato con il medagliere dell'Arma dei Carabinieri. Ma la sorpresa è giunta quando Mead ha deciso di regalare al pubblico un extra, producendosi in un assolo di più di 5 minuti dove ha dato fondo a tutte le sue capacità, esordendo con un cantabile, per poi mostrare la completa padronanza di più di 3 ottave e mezza di estensione, una perfetta tecnica del doppio staccato, salti di ottava e di dodicesima eseguiti con rapidità impressionante ed estrema disinvoltura. Ha scherzato coi componenti della banda, invitandoli a sostenerlo con grida d'incitamento e incoraggiando i tromboni ad imitare il suo glissato. E' stato un po' "pagliaccio", divertendo il pubblico con gags musicali. Ed ha infine meritato l'ovazione di tutti, dei bandisti per primi, eseguendo il Carnevale di Venezia cantando con la gola il tema ed accompagnandosi con lo strumento, eseguendo poi anche delle variazioni ed improvvisazioni di ogni sorta. Dopo varie apparizioni sul palco per ricevere gli applausi meritatissimi, i ringraziamenti dei bandisti ed i complimenti del Mo Martinelli, il concerto si è concluso con la marcia "La Fedelissima" e L'Inno di Mameli.
In conclusione, mi si permettano alcune considerazioni personali. La banda musicale, intesa come ensemble di soli strumenti a fiato e percussioni, in Italia fin dagli albori è stato il mezzo principale per portare la musica colta nelle piazze di paese, rendendola accessibile a tutta quella fascia di popolazione che, per varie ragioni, non poteva assistere ai concerti delle grandi orchestre. Le bande erano, per la quasi totalità, composte da musicisti dilettanti, e, fino ad un recente passato, questa situazione si è tradotta, a volte a ragione altre solo nell'immaginario popolare, in esecuzioni approssimative e di qualità scadente. Effettivamente, solo di recente lo scenario ha cambiato aspetto, e le bande di paese annoverano nel proprio organico un numero sempre maggiore di strumentisti diplomati, o comunque studenti attivi. La realtà della banda non professionale si rivela quindi il primo approccio alla musica per la maggior parte dei bambini e ragazzi, che grazie ad essa possono decidere se continuare gli studi in base alle proprie attitudini e potenzialità, continuando poi a sfruttare la stessa come palestra e laboratorio (in senso musicale!). Uno tra gli esempi più calzanti a conferma di questa tendenza, è proprio uno tra i più grandi cornisti di tutti i tempi, il MoCeccarossi, che ha iniziato a suonare in banda, per poi rivelarsi il grande interprete che tutti apprezziamo e ricordiamo. Infine, mi sento di consigliare a chiunque di assistere, almeno una volta, ad un concerto della Banda dei Carabinieri, o di qualsiasi altro corpo militare, che, impersonando la quintessenza della tradizione bandistica italiana ed essendo in continua evoluzione, cristallizza l'ideale che ogni banda non professionale potrebbe voler scegliere di perseguire, e che offre emozioni, non alternative, ma nuove ed originali.

Curriculum Banda Musicale dei Carabinieri. La Banda è composta da 102 orchestrali, diplomati nei migliori conservatori italiani. Ha partecipato a numerose tournée all'estero: in Europa, Brasile, Giappone, Medio-Oriente, Canada e Stati Uniti d'America, dove lo scorso anno, ha partecipato ai festeggiamenti in occasione del Columbus Day del Millennio. Dovunque ha raccolto grandi apprezzamenti per l'elevata professionalità dei suoi orchestrali e per la bellezza delle uniformi. Numerosi sono stati i musicisti di prestigio succedutisi alla direzione: Luigi Cavoli, Luigi Cirenei (allievo di Pietro Mascagni e compositore della ormai famosa Marcia d'Ordinanza dell'Arma dei Carabinieri), Domenico Fantini, Vincenzo Borgia e, dal 2000, Massimo Martinelli. Il repertorio è vastissimo e spazia dalle tradizionali marce militari ai brani classici e operistici sino a comprendere composizioni moderne e contemporanee.


Curriculum Maestro Massimo Martinelli. Ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio di S. Cecilia, perfezionandosi successivamente in Direzione d'Orchestra e Direzione e Strumentazione per Banda. Docente presso il Conservatorio di Sassari e pianista accompagnatore presso l'Accademia Nazionale di Danza, ha avuto prestigiosi incarichi in diverse Bande militari prima di essere nominato Maestro Direttore della Banda Musicale dell'Arma dei Carabinieri, nel luglio 2000. Ha diretto la Banda in concerti tenuti in diverse città italiane. È autore, inoltre, di musiche corali e per banda.


Curriculum Steven Mead. Il desiderio della continua innovazione caratterizza la carriera di Steven Mead, una leggenda nel mondo dell'Euphonium. Fin dall'inizio della carriera questo artista ha collezionato successi, dalle Brass Band inglesi (come la celebre Desford Colliery Band) fino al British Tuba Quartet, senza dimenticare il lavoro con la Brass Band di Battler Creek, l'incarico di direttore artistico di cinque "National Tuba Euphonium Festivals" e di specialista di Eufonio nelle scuole del Benelux e del Giappone.
Per due volte ha vinto il premio della Best of Brass Competition e nominato miglior suonatore nel "Year Award".
Ha concepito il bocchino SM per Euphonium della Denis Wick, e ha partecipato alla creazione del nuovo Euphonium Prestige della Besson di cui è collaudatore. Attualmente, insegna al Royal Northern College of Music di Manchester.


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